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Castell’Azzara si adagia sulle pendici meridionali del Monte Amiata, in Toscana, e conserva nel suo borgo medievale le tracce di una storia legata all’estrazione mineraria, circondato da boschi di castagni, faggi e conifere. Il paesaggio è punteggiato da antiche miniere e sentieri immersi nella natura, che raccontano secoli di attività estrattiva legata all’oro, al ferro e al mercurio. Questo territorio montano e collinare regala prodotti agroalimentari genuini, legati al ritmo delle stagioni. Spiccano le castagne del Monte Amiata IGP, presenti in farine, dolci e caldarroste, e i funghi porcini e prataioli, raccolti nei boschi circostanti. L’olio extravergine d’oliva, proveniente dagli oliveti terrazzati, ha profumi delicati, mentre i salumi locali, tra cui la cinta senese, sono realizzati da piccoli produttori. Nei pascoli si allevano capre e pecore, le cui carni e formaggi, spesso freschi e saporiti, arricchiscono la tavola. La cucina castigiana è fatta di piatti rustici e autentici: zuppe di funghi, polente, stufati con carne o cinghiale e dolci a base di castagne, miele e noci. Castell’Azzara è un luogo dove la memoria del lavoro minerario si fonde con i sapori forti e genuini della montagna toscana.