I PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) sono specialità legate alla cultura gastronomica locale, realizzate con tecniche consolidate da almeno 25 anni. Riconosciuti dalla Regione e comunicati al Ministero, sono tutelati come patrimonio della tradizione, ma non hanno denominazione d’origine.
Il fagiolo borlotto di Maremma è un fagiolo rampicante dalle foglie verde scuro, opaco, e dal fiore rosa pallido; è caratterizzato da un baccello piuttosto grande che può raggiungere la lunghezza di 17,5 cm e la larghezza di 1,5 cm. Il seme è grande, di colore roseo con screziature color porpora, di consistenza dura. Si produce da aprile a luglio.
La semina avviene ad aprile a seguito di una preparazione del terreno e di una concimazione di fondo. Necessita di terreni sciolti e irrigui. La raccolta, a giugno-luglio, è manuale.
La qualità e tipicità del fagiolo borlotto di Maremma sono date dalla particolarità della cultivar e dall’influenza dell’ambiente. Viene consumato come secondo piatto accompagnato da vini rossi. Si produce dal XVI secolo.
La produzione di questo fagiolo era, fino a pochi anni fa prevalentemente di tipo hobbistico, poi, in conseguenza della sempre maggiore richiesta e del prezzo che questo fagiolo spunta sul mercato, ne è aumentata la produzione e la commercializzazione.
Maremma, provincia di Grosseto.
Distretto Rurale e Biologico della Val di Cecina
Distretto Biologico della Maremma Toscana
Bio-distretto Colline della Pia
La mappa interattiva mostra l'area geografica associata a questo prodotto.