I PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) sono specialità legate alla cultura gastronomica locale, realizzate con tecniche consolidate da almeno 25 anni. Riconosciuti dalla Regione e comunicati al Ministero, sono tutelati come patrimonio della tradizione, ma non hanno denominazione d’origine.
La ricotta di pecora grossetana ha colore bianco, consistenza cremosa e quasi spugnosa, sapore dolce e delicato, forte odore di latte. La forma è tronco-conica, le pezzature si aggirano sugli 1,3 kg.
Il siero viene riscaldato per fare affiorare la ricotta che viene quindi raccolta e disposta in fuscelle forate per permetterne lo sgocciolamento. Le fuscelle vengono infine disposte in cella frigorifera. Si produce da novembre a giugno.
La tradizionalità della ricotta di pecora di Grosseto è legata alla particolare tecnica di lavorazione, rimasta invariata nel tempo, e alla qualità del latte impiegato. Si consuma da sola oppure come ingrediente di piatti dolci o salati (dolci di ricotta, tortelli, torte salate).
- Locale di lavorazione - Mestolo per la raccolta della ricotta - Fuscelle - Cella frigorifera - Caldaia
Sono due i più grossi caseifici che producono la ricotta di pecora grossetana a Manciano e a Sorano. Ci sono poi altri piccoli caseifici la cui produzione però è irrilevante. In media la quantità prodotta in un anno è di 9000 quintali; non c’è tendenza all’aumento. Alla vendita diretta è destinata solo una piccola percentuale, la maggior parte del prodotto è invece rivolta a distributori non locali che lo commercializzano nel resto della regione e dell’Italia.
Provincia di Grosseto.
Distretto biologico di Montecucco
Distretto Biologico della Maremma Toscana
Bio-distretto Colline della Pia
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